Yoga Wall: restituire la libertà al corpo attraverso il movimento sospeso

Lo Yoga Wall può sembrare strano al primo sguardo: il muro… le cinghie… si potrebbe pensare ad un senso di “costrizione”… E invece, è tutto il contrario. 

Il senso di libertà che regala la pratica al Wall è insospettato, e il corpo ritrova, proprio con l’aiuto di quegli appoggi e delle cinghie di sospensione, una facilità di movimento e un sollievo davvero insospettati. 

Sollievo dal dolore, riallineamento posturale, aumento della consapevolezza del proprio corpo, insieme a una ritrovata serenità, concentrazione, e sensazione di benessere psico-fisico.

Provare per credere…

Ecco qui di seguito alcune riflessioni a cura della nostra insegnante, Francesca Cassi…

Immaginiamo un corpo leggero, a proprio agio, sicuro nei suoi movimenti, fiducioso nei suoi muscoli — un corpo libero, che non ci sia estraneo né dolorante, rilassato nell’immobilità come nel muoversi, e spontaneo come quello di un bambino.

Un corpo nel suo stato di equilibrio più naturale possibile.

Equilibrio mente-corpo

Nel contesto di una quotidianità che molto spesso altera questo equilibrio naturale, la ricerca e la riscoperta di quest’ultimo non possono avvenire se non attraverso una pratica costante e liberatoria — ovvero, ciò che per noi rappresenta la pratica dello Yoga.

Nella nostra concezione della pratica, lo Yoga non è un esercizio teso al controllo del corpo ma piuttosto a ridonargli la sua libertà, tutta quella di cui esso ha bisogno.

E non solo: nella pratica ritroviamo anche la specificità del nostro essere un binomio mente-corpo e ci adoperiamo per prendere coscienza di questo insieme.

Durante la pratica, ristabiliamo il rapporto tra i due poli passando attraverso il movimento ed il respiro.

L’importanza del respiro

Tutte le posture Yoga sono accompagnate dal respiro ed è durante il processo di espirazione che la colonna vertebrale, sede dei movimenti del nostro corpo, si distende e si allunga senza sforzo, permettendo così al corpo intero di riacquistare leggerezza, elasticità e flessibilità.

La pratica ci permette di re-imparare a respirare, ad allungarci e a distenderci per occupare lo spazio di cui abbiamo bisogno — sia sul tappetino che una volta scesi.

Non sempre, tuttavia, il nostro corpo ci permette di essere a nostro agio e di sentirci liberi con il solo intermediario del nostro tappetino yoga.

Per risolvere questo problema e facendo nostra una filosofia del benessere coniugato in prevenzione e cura, noi del team di Yanu Yoga proponiamo una pratica nuova e alla portata di tutti: il Wall Yoga.

Yoga Wall: una pratica per tutti

Senza porre limiti di età né di preparazione atletica, il Wall Yoga si pone come un esercizio di supporto e liberatorio, fondato su protocolli specificatamente studiati e personalizzati che si adattano al nostro corpo — senza pretendere che sia invece il corpo ad adattarsi alle Asana.

Il Wall Yoga consiste in una pratica yoga sostenuta da cinghie e cinture pelviche attaccate ad un pannello a sua volta saldamente ancorato al muro. Le posture possono così venire svolte in una situazione di completo supporto ed equilibrio, allontanando la paura di cadere o di non avere abbastanza forza per mantenere l’asana.

Non si tratta di esercizi acrobatici: le cinghie sostengono il corpo dolcemente e permettono movimenti fluidi e magari mai provati resi possibili proprio da questo sostegno.

Alla parete ci si appende con sicurezza, la sensazione è di essere leggeri, agili e si possono raggiungere delle posizioni anche avanzate senza sforzare eccessivamente le articolazioni come può accadere, a volte, sul tappetino.

Le inversioni, come le posture sulla testa, molto utili alla circolazione sanguigna, possono essere eseguite senza un eccessivo carico di peso su testa, collo e spalle.

Il nostro Yoga Wall: un mix di tradizione, ambizione e convinzione

La pratica del Wall Yoga presso la Yanu Yoga Academy nasce da un insieme di tradizione, ambizione e convinzione.

TRADIZIONE

La tradizione risale all’ideatore della pratica Yoga “al muro”, B.K.S. Iyengar, tra le figure di maggior rilievo nell’ambito dello yoga mondiale.

Con l’ausilio di corde fissate al muro e ganci aiutava i suoi allievi a mantenere più a lungo le asana, migliorandone anche l’esecuzione.

Il metodo di Iyengar – denominato poi Yoga Kurunta – è stato in seguito modificato da K. Wolfe per renderlo più sicuro e comodo: grazie a cinghie regolabili e cinture pelviche è diventato più adatto ad ogni tipo di corpo.

La pratica del Wall Yoga consente di sperimentare il potere e la trazione della gravità in un modo unico, creando spazio, liberando schiena e colonna vertebrale.

Insieme si sviluppano la pazienza e la forza, attraverso il mantenimento della postura.

AMBIZIONE

L’ambizione è il motore che muove la nostra squadra guidata da Marco Ciervo: un affiatato gruppo di tecnici — fisioterapisti ed insegnanti di yoga — sostenuti dalla loro passione ed esperienza nei due campi.

Non volendo partecipare alla riduzione ormai diffusa dello yoga ad una specie di ginnastica, abbiamo voluto strutturare, piuttosto, una sorta di “meditazione in movimento’’ perché i nostri allievi possano instaurare con la pratica Yoga e Wall Yoga un rapporto molto specifico.

Ricordiamo che lo yoga non è che una preparazione all’immobilità del corpo nella meditazione: ma per comprendere in profondità la vera meditazione bisogna prima muoversi, usare il corpo e sentire le cose.

Il Wall Yoga permette in modo diverso, se non ancora più profondo rispetto allo yoga classico di entrare in questo rapporto “propriocettivo” con il proprio corpo anche a coloro cui magari la pratica yoga classica non parla; o di ricreare questo rapporto, per esempio, in seguito ad un infortunio.

CONVINZIONE

La convinzione è quella che permea la nostra squadra: dei benefici e dell’immenso potenziale racchiuso dal Wall Yoga, fino ad ora poco sfruttato e quasi sconosciuto in Italia.

Oltre ad un potenziale di rilassamento maggiore, il Wall Yoga consente di mantenere più a lungo le asana migliorando gli allineamenti e permettendo al corpo di sentirsi a suo agio anche nelle posture tendenzialmente più impegnative.

Tra i benefici generici del Wall Yoga annoveriamo il rilassamento della tensione muscolare, l’aumento dell’elasticità e l’ottimizzazione della funzione muscolo-scheletrica globale.

Lavorando sulla trazione spinale, si assiste ad un riallineamento posturale e si ottiene un sollievo generale per le articolazioni — grazie all’eliminazione delle compressioni dovute alle posizioni in verticale. Inoltre, una pratica costante ha effetti benefici sulla circolazione sanguigna e sul rafforzamento addominale.

Una pratica a 360°

Poiché lavoriamo sempre tenendo ben presente il binomio “mente-corpo”, alla pratica fisica delle asana si allinea una pratica meditativa e di pranayama.

Ciò permette di influire in modo benefico anche sulla mente: assistiamo nel quotidiano ad un aumento della concentrazione, della pazienza e del rilassamento, ma sopratutto ad una nuova forma di consapevolezza dei propri muscoli e del proprio corpo nel suo complesso.

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Ti interessa approfondire l’uso del Wall in altri tipi di attività? Leggi questo altro articolo sul Wall Exercise!